Un passo in avanti per i lavoratori pugliesi

Barilive
Stipulato il protocollo d’intesa per la creazione dell’anagrafe regionale dei Rappresentanti dei Lavoratori per la Sicurezza (RLS)


L’accordo è stato siglato da Vendola con i rappresentanti di Cgil, Cisl, Uil, Inail e Ispesldi Francesco Maisano

Un importante passo avanti per la tutela dei diritti dei lavoratori: così si può sintetizzare l’avvenuto accordo siglato ieri che ha portato alla stipula di un Protocollo d’Intesa tra Regione Puglia e Cgil, Cisl, Uil, Inail e Ispesl per l’istituzione di un’anagrafe regionale dei RLS (Rappresentanti dei Lavoratori per la Sicurezza) e l’avvio di una campagna di formazione professionale per migliorare le conoscenze specifiche degli stessi RLS in materia di sicurezza del lavoro e prevenzione infortuni.
L’anagrafe regionale, istituita grazie anche al contributo degli OPT (Organismi Paritetici Territoriali), verrà istituita presso il Centro Documentazione dell’Inail di Bari, che elaborerà i dati forniti da Regione Puglia, OPT, sindacati e aziende.
Il Protocollo prevede inoltre che la Regione organizzi, anche tramite i Servizi di Prevenzione e Sicurezza delle ASL competenti, corsi di formazione rivolti ai RLS finalizzati all’individuazione degli aspetti di prevenzione più rilevanti in relazione alle tecniche di lavoro.
Immaginabile, quindi, la soddisfazione espressa dai rappresentanti degli istituti sindacali e dal Presidente della Regione Puglia Nichi Vendola, il quale sottolinea come "è lampante agli occhi di tutti che tassello dopo tassello, stiamo componendo un mosaico: qualche tempo fa si è concluso il corso di formazione per gli ispettori Inps, Inail, Direzione Regionale del Lavoro per ciò che riguarda la lotta al lavoro nero, oggi firmiamo questo protocollo. Sono atti – prosegue Vendola – che fanno della nostra regione una regione all’avanguardia. In questo caso siamo di fronte ad uno strumento che è particolarmente delicato perché l’anagrafe è la messa in rete di tutti coloro che, azienda per azienda, hanno il compito di operare in tema di sicurezza ed avere tutti questi riferimenti, con il relativo problema di formarli continuamente, significa non chiudere la saracinesca di fronte al problema della sicurezza.
Bisogna – conclude Vendola – rimettere al centro il grande problema della sicurezza che è un problema di tutti perché noi siamo troppo assuefatti a convivere con l’insicurezza sul lavoro. Bisogna rompere questa assuefazione e questa omertà culturale e oggi abbiamo fatto un altro piccolo ma significativo passo in avanti e dobbiamo far sì che ogni giorno si lavori per aprire questa finestra sul tema della sicurezza per mettere ogni giorno qualche altro tassello al mosaico della conclusione delle morti bianche".
Prima del cosiddetto “giro di valzer” delle firme (espressione utilizzata dallo stesso Vendola), il Presidente della Regione dà luogo ad uno sfogo polemico verso istituzioni e mass media: “ Se fossimo la Lombardia oggi saremmo sulle prime pagine dei giornali per via degli atti compiuti nell’ambito sicurezza del lavoro, ma noi siamo soltanto la regione Puglia e facciamo notizia in prima pagina se abbiamo delle tragedie, mentre quando le tragedie o le stragi organizzate, come quella della clinica Santa Rita di Milano, hanno il segno del Nord durano a malapena 24 ore sulle prime pagine. Voi sapete bene che altre tragedie del sud, che non hanno lo stesso rilievo, hanno avuto una durata di giorni e giorni ed hanno identificato l’intero mezzogiorno d’Italia eppure, in questi ultimi giorni, abbiamo presentato su diversi argomenti, scelte che fanno della regione Puglia una regione imitata, come ad esempio la modalità operativa contro i reati ambientali, copiata da Lombardia, Veneto, Emilia Romagna, Abruzzo. Dovremmo rialzare la testa e ribellarci ai sistemi politico-culturali del nostro paese ed ai mass media per far emergere quelli che sono gli aspetti positivi del sud dello stivale.”