Microspie alla procura di Reggio Calabria

Tutti i telegiornali parlano del fatto che in quella procura, dove si sono trovate le microspie, si indagava sulla ndrangheta ma pochi dicono che si indagava anche su politici come Degregorio e MARCELLO DELL'UTRI e le ultime fughe di notizie hanno riguardato proprio loro e i loro malaffari.

Reggio Calabria, microspia nell'ufficio del pm
che indaga su Duisburg. L'ipotesi di una talpa
REGGIO CALABRIA (26 aprile) - Una microspia è stata trovata nell'ufficio della Procura di Reggio Calabria in cui di solito il pubblico ministero Nicola Gratteri, titolare tra l'altro dell'inchiesta sulla strage di Duisburg dell'agosto scorso, svolge gli interrogatori e concorda le indagini con la polizia giudiziaria.

La scoperta La scoperta è stata fatta martedì scorso dai carabinieri del Ros nel corso di un'operazione di bonifica finalizzata alla ricerca di apparati di intercettazione. La microspia funziona a batteria e ha un'antenna che diffonde il segnale in un raggio di poche decine di metri. La talpa, per captare il segnale, deve necessariamente trovarsi nelle vicinanze della stanza di Gratteri. Gli investigatori non escludono che possa essere un magistrato.

Un fatto «gravissimo» ha detto il procuratore di Reggio Calabria Giuseppe Piagnatone, «trovare una miscrospia in un ufficio di Procura, e in particolare in un ufficio di Procura a Reggio Calabria - ha aggiunto - non mi pare sia una cosa da sottovalutare». «Non posso dire nulla», ha commentato Gratteri.

Fuga di notizie Nelle scorse settimane ci sono state fughe di notizie su alcune delicate inchieste condotte dalla Procura di Reggio Calabria. È il caso, per esempio, delle indagini sul presunto ruolo del senatore Sergio De Gregorio per l'acquisto, per conto di una cosca, dell'immobile che un tempo ospitava una caserma dell'esercito, e sui presunti rapporti tra Marcello Dell'Utri ed un faccendiere, Aldo Micciché, in merito al voto degli italiani residenti in Sud America.

Le reazioni «Diversi episodi, indagini e fughe di notizie – ha commentato Angela Napoli, componente della Commissione parlamentare antimafia - avevano da tempo evidenziato la presenza di possibili “talpe” all'interno della Procura di Reggio Calabria. Presenza oggi probabilmente supportata da questo gravissimo
episodio. Il pm Nicola Gratteri, al quale va la mia più incondizionata solidarietà, titolare di delicate ed importanti indagini, ha sempre svolto il suo lavoro all'insegna della grande professionalità, assicurando alla giustizia i veri criminali».

«Venire a sapere che qualcuno ha inteso piazzare una microspia negli uffici della Dda di Reggio Calabria provoca in tutti noi un senso profondo di smarrimento, soprattutto nel momento in cui si ipotizzano coinvolgimenti di presunte talpe all'interno degli stessi uffici giudiziari». È questo il commento del Movimento antimafia "Ammazzateci Tutti" alla notizia del ritrovamento di una microspia.
I giovani di «Ammazzateci Tutti» rivolgono quindi un appello al presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, ed al Governo «affinché dispongano le misure necessarie, anche straordinarie, atte a garantire l'imperturbabilità del pm
Nicola Gratteri e l'inviolabilità delle sue indagini».

Il messagero

che scandalo non ho parole davvero
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Checco ha scritto:.
Tutti i telegiornali parlano del fatto che in quella procura, dove si sono trovate le microspie, si indagava sulla ndrangheta ma pochi dicono che si indagava anche su politici come Degregorio e MARCELLO DELL'UTRI e le ultime fughe di notizie hanno riguardato proprio loro e i loro malaffari.