La Carfagna a Buona Domenica

Guardare la televisione la domenica a ora di pranzo è un'esperienza traumatica che non consiglio a nessuno. In fondo la scelta non è tra programmi diversi, ma molto più semplicemente fra tette: quelle lampadate, siliconate e volgari della Ventura, quelle finto-castigate della ex-santarellina Bianchetti, e quelle spudoratamente al vento e moltiplicate per mille di Canale 5, governate dalla odiosa Perego. Buona Domenica vince sempre il primato nella gara del trash. Volete sapere ieri chi c'era come ospite? Porprio il neo-minsitro delle Pari Opportunità, Mara Carfagna, perfettamente a suo agio nel suo habitat: in passato infatti faceva parte del programma ma in veste (anzi svestita) di soubrette. Così la nota habitué dell'osceno salotto di Mediaset, reduce da Matrix, con quel taglio di capelli ostentatamente bon ton e lo stile ipercurato da donna in carriera - tanto per ingannare la memoria del pubblico che ancora se la ricorda nuda e ammiccante - ha illustrato il suo disegno di legge per traformare la prostituzione in reato. Naturalmente la Perego ha parlato della campagna mediatica contro la ministra mettendo l'accento sul fatto che le donne giovani e di bell'aspetto vengono criticate se si affacciano al mondo della politica e, come Mentana, ha volutamente evitato di centrare il punto e cioè che: le polemiche non ci sono state nè perchè è donna (non è certo la prima nè l'ultima) nè perchè è giovane (si pensi alla Meloni che è più giovane di lei) nè perchè è di bell'aspetto, ma perchè faceva la showgirl e da degna rappresentante dell'era del Berlusconismo non esitava a farsi vedere come mamma l'ha fatta. E ora pretende di fare leggi contro la prostituzione, ventilando a tutti la sua casta serietà e i suoi valori cristiani: ma non era anche ciò che faceva lei un modo di vendersi? Perciò la ministra deve capire che le critiche che le sono rivolte non sono pregiudizi sessisti: una che usciva in tv con le poppe e il culo di fuori risulta poco credibile come ministro, poi proprio delle pari opportunità! E' questo che anche i suoi intervistatori evitano di mettere in luce. Dopotutto anche all'interno del suo partito (che, voglio dire, non è certo un esempio di moralità e buon gusto), nelle elezioni del 2006 la sua candidatura e successiva elezione alla Camera dei Deputati aveva sollevato polemiche in considerazione della sua precedente attività di valletta televisiva e, direi, anche della sua gavetta fulminante nel mondo della politica. Gustatevela in queste foto del prima e del dopo.











Eccola qui che si atteggia a ministro: