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THE DARK HEART OF ITALY by Tobias Jones
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THE DARK HEART OF ITALY by Tobias Jones
Marco ha comprato un libro eccezionale di un giornalista inglese che descrive l'Italia di oggi ripercorrendo le vicende di attualità della storia recente (scandali, corruzione, processi a politici, calciopoli, Mani Pulite, stragi degli anni di piombo...), in cui è quasi sempre coinvolto il nostro premier. E' un'analisi lucida e tagliente del Bel Paese, visto sotto una luce diversa rispetto a quella in cui la vede il turista straniero, il vacanziere attratto dalle amenità paesaggistiche, monumentali e culinarie. Ve ne dò un assaggio, trascrivendo la prefazione (è in inglese, quindi la traduco) e mi impegno a trascriverne un pezzo di ogni capitolo man mano che lo leggo:
... La storiografia della "rivoluzione" italiana, cioè l'iniziativa di Mani Pulite contro la corruzione nei primi anni '90, è stata riscritta in fretta e furia. Secondo la retorica di questo "revisionismo" la corruzione non riguardava in realtà il mondo degli affari e della politica, ma piuttosto il sistema giudiziario. Improvvisamente la rivoluzione (che ha causato la fine vergognosa della Prima Repubblica e inaugurato l'inizio della Seconda) veniva descritta non come una nobile "ripulita" della vita pubblica, ma come un sanguinoso colpo di stato perpetrato dai "giudici giacobini". Molte delle piste che venivano fuori da questi dibattiti storici e dagli scandali che li circondavano, sembravano condurre nella direzione di un solo uomo: Silvio Berlusconi (da maggio 2001 capo del governo italiano). Ogni volta che saltava fuori una notizia da prima pagina - una storia scandalosa o di successo, o di solito una strana combinazione tra le due - Berlusconi o i membri della sua coalizione politica sembravano in qualche modo coinvolti. Mentre analizzavo i dibatti storici della nazione (le accese rivalità tra Fascisti e Comunisti, tra affaristi corrotti e giudici corrotti) mi accorgevo che ciò che era in gioco non era semplicemente un'intepretazione del tragico passato dell'Italia. Piuttosto erano in ballo carriere politiche. Mi resi conto che il dibattito era così accanito proprio perchè molti degli implicati stavano per raggiungere il potere politico e volevano presentarsi come parte della "Nuova Italia" piuttosto che come vecchie guardie della scena politica italiana. Berlusconi e la sua bizzarra coalizione erano particolarmente compromessi: la loro vincente linea elettorale ha sempre puntato sul presentarli come ingenui neofiti della politica italiana e della vita pubblica, mentre nella realtà avevano comnciato a diventare personaggi familiari già dal passato. Come fece notare un osservatore, Berlusconi altro non era se non la farfalla venuta fuori sin dai primi anni '90 dal bozzolo della Democrazia Cristiana: più colorata, più sveglia ma essenzialmente la stessa bestia. Così ho cominciato a scrivere su Berlusconi quasi per caso. Volevo scrivere sulla storia recente della nazione, sugli aspetti dell'Italia ignorati dai turisti. E tuttavia, ogni volta che scrivevo sulla storia, la politica contemporanea si autoimponeva. Ho cercato di scrivere su altre cose - sulle sfumature della lingua, sul calcio, sulla televisione, sul cattolicesimo - ma Berlusconi e la sua coalizione riapparivano sempre. Così, la carriera di Berlusconi è diventato il filo che lega i seguenti capitoli perchè, come ho realizzato, lui è il "proprietario" dell'Italia. Come dicono le parole di una famosa canzone, lui sembra possedere tutto, dal Padre Nostro a Cosa Nostra. Vivendo in Italia è impossibile muoversi senza imbattersi inavvertitamente nella sua influenza. Se guardi partite di calcio, o la tv, se provi a comprare una casa o un libro o un giornale, se noleggi un film, o semplicemente se fai la spesa al supermercato, ci sono elevate probabilità che in qualche modo stai riempiendo le tasche del Cavaliere (stimate circa 14 miliardi di dollari). Se stai in spiaggia nei mesi estivi, è probabile che uno dei suoi aerei ti voli sulla testa con dietro uno striscione pubblicitario con la scritta "Libertà" o "Forza Italia!". Berlusconi è senza dubbio il leader politico più controverso e nonconvenzionale nel panorama mondiale. La coerente accusa mossa contro il suo governo (sia dall'Italia che dall'estero) è che questo è fatto di camicie nere, cioè ex-fascisti, e colletti bianchi (criminali). L'indignazione morale è la tipica reazione, perchè sotto ogni aspetto il governo sembra davvero contrario a ogni normale contesto democratico. Ma l'indignazione serve poco a spiegare il fenomeno di Forza Italia. Non prova nemmeno a spiegare chi è Berlusconi, nè perchè è così amato ed è stato eletto da milioni di Italiani. L'Italia e il suo Presidente sono le due facce della stessa medaglia democratica, e io ho passato quattro anni viaggiando per l'Italia cercando di capirne entrambe le facce, sia la nazione che il suo Cavaliere. [...] Ho adottato questo approccio perchè l'uragano elettorale del 2001 ha mostrato quanto è intimo il matrimonio tra le due. Sarebbe stato perverso far divorziare Berlusconi dal suo elettorato, o viceversa....
... La storiografia della "rivoluzione" italiana, cioè l'iniziativa di Mani Pulite contro la corruzione nei primi anni '90, è stata riscritta in fretta e furia. Secondo la retorica di questo "revisionismo" la corruzione non riguardava in realtà il mondo degli affari e della politica, ma piuttosto il sistema giudiziario. Improvvisamente la rivoluzione (che ha causato la fine vergognosa della Prima Repubblica e inaugurato l'inizio della Seconda) veniva descritta non come una nobile "ripulita" della vita pubblica, ma come un sanguinoso colpo di stato perpetrato dai "giudici giacobini". Molte delle piste che venivano fuori da questi dibattiti storici e dagli scandali che li circondavano, sembravano condurre nella direzione di un solo uomo: Silvio Berlusconi (da maggio 2001 capo del governo italiano). Ogni volta che saltava fuori una notizia da prima pagina - una storia scandalosa o di successo, o di solito una strana combinazione tra le due - Berlusconi o i membri della sua coalizione politica sembravano in qualche modo coinvolti. Mentre analizzavo i dibatti storici della nazione (le accese rivalità tra Fascisti e Comunisti, tra affaristi corrotti e giudici corrotti) mi accorgevo che ciò che era in gioco non era semplicemente un'intepretazione del tragico passato dell'Italia. Piuttosto erano in ballo carriere politiche. Mi resi conto che il dibattito era così accanito proprio perchè molti degli implicati stavano per raggiungere il potere politico e volevano presentarsi come parte della "Nuova Italia" piuttosto che come vecchie guardie della scena politica italiana. Berlusconi e la sua bizzarra coalizione erano particolarmente compromessi: la loro vincente linea elettorale ha sempre puntato sul presentarli come ingenui neofiti della politica italiana e della vita pubblica, mentre nella realtà avevano comnciato a diventare personaggi familiari già dal passato. Come fece notare un osservatore, Berlusconi altro non era se non la farfalla venuta fuori sin dai primi anni '90 dal bozzolo della Democrazia Cristiana: più colorata, più sveglia ma essenzialmente la stessa bestia. Così ho cominciato a scrivere su Berlusconi quasi per caso. Volevo scrivere sulla storia recente della nazione, sugli aspetti dell'Italia ignorati dai turisti. E tuttavia, ogni volta che scrivevo sulla storia, la politica contemporanea si autoimponeva. Ho cercato di scrivere su altre cose - sulle sfumature della lingua, sul calcio, sulla televisione, sul cattolicesimo - ma Berlusconi e la sua coalizione riapparivano sempre. Così, la carriera di Berlusconi è diventato il filo che lega i seguenti capitoli perchè, come ho realizzato, lui è il "proprietario" dell'Italia. Come dicono le parole di una famosa canzone, lui sembra possedere tutto, dal Padre Nostro a Cosa Nostra. Vivendo in Italia è impossibile muoversi senza imbattersi inavvertitamente nella sua influenza. Se guardi partite di calcio, o la tv, se provi a comprare una casa o un libro o un giornale, se noleggi un film, o semplicemente se fai la spesa al supermercato, ci sono elevate probabilità che in qualche modo stai riempiendo le tasche del Cavaliere (stimate circa 14 miliardi di dollari). Se stai in spiaggia nei mesi estivi, è probabile che uno dei suoi aerei ti voli sulla testa con dietro uno striscione pubblicitario con la scritta "Libertà" o "Forza Italia!". Berlusconi è senza dubbio il leader politico più controverso e nonconvenzionale nel panorama mondiale. La coerente accusa mossa contro il suo governo (sia dall'Italia che dall'estero) è che questo è fatto di camicie nere, cioè ex-fascisti, e colletti bianchi (criminali). L'indignazione morale è la tipica reazione, perchè sotto ogni aspetto il governo sembra davvero contrario a ogni normale contesto democratico. Ma l'indignazione serve poco a spiegare il fenomeno di Forza Italia. Non prova nemmeno a spiegare chi è Berlusconi, nè perchè è così amato ed è stato eletto da milioni di Italiani. L'Italia e il suo Presidente sono le due facce della stessa medaglia democratica, e io ho passato quattro anni viaggiando per l'Italia cercando di capirne entrambe le facce, sia la nazione che il suo Cavaliere. [...] Ho adottato questo approccio perchè l'uragano elettorale del 2001 ha mostrato quanto è intimo il matrimonio tra le due. Sarebbe stato perverso far divorziare Berlusconi dal suo elettorato, o viceversa....
Grazia- Staff
- Numero di messaggi : 201
Data d'iscrizione : 20.05.08
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