Ultimi argomenti attivi
Cerca
Chi è online?
In totale ci sono 18 utenti online: 0 Registrati, 0 Nascosti e 18 Ospiti Nessuno
Il numero massimo di utenti online contemporaneamente è stato 258 il Sab 12 Giu 2021 - 10:48
Diaz, l´ultima immagine dello scandalo ecco l´uomo che porta le molotov
Pagina 1 di 1
Diaz, l´ultima immagine dello scandalo ecco l´uomo che porta le molotov
Eccola la fotografia-simbolo di quella notte maledetta . Inedita.
Oscura. Inquietante. È stata estrapolata da un filmato girato da un
operatore Rai e depositato dalle parti civili il mese scorso. Nel
mosaico riportato qui a fianco, è il quadrato sulla destra in alto.
Si riconoscono il cortile della scuola Diaz, le sagome dei
funzionari di polizia che si allontanano dopo aver chiacchierato a
lungo intorno al sacchetto azzurro con le due bottiglie
incendiarie. Sullo sfondo le grandi finestre dell´istituto, le
stanze illuminate. E a sinistra - piccolino, cerchiato di rosso -
il profilo di un uomo sulla soglia dell´ingresso laterale. È di
spalle, in borghese, indossa un casco protettivo. Nella mano
sinistra stringe qualcosa. Sì. È il sacchetto azzurro delle
molotov. Accanto riporta una didascalia in inglese, perché
l´immagine fa parte di un´inchiesta giornalistica della Bbc di
prossima pubblicazione: «Naples Digos Inspector entering Diaz
Pertini». Si tratta cioè del fantomatico ispettore della Digos di
Napoli che introduce materialmente nella scuola le molotov della
vergogna, una della prove fasulle - la "regina" delle prove false -
con cui la Polizia di Stato avrebbe voluto "giustificare" il
massacro e le manette ai 93 no-global.
GUARDA Le
immagini incriminate
Il documento è paradossalmente eccezionale. Perché da un lato
rappresenta il punto di non ritorno della vicenda: ecco come le
forze dell´ordine hanno truccato le carte, barato, mentito fin
dalla prima ora di quella notte dannata. È tutto vero: fu un
pestaggio cinico e bestiale, e i servitori dello Stato preferirono
raddoppiare l´orrore - aggiungendo alla carneficina l´ingiustizia
della prigione - piuttosto che ammettere le proprie responsabilità,
il fallimento. Ma d´altro canto, quella spaventosa bugia è così
chiara, solare, che persino alcuni avvocati della difesa nella loro
recente arringa la davano per scontata. Alla Diaz abbiamo
imbrogliato, embé? La catena è stata definitivamente ricostruita
nel corso di quasi quattro anni di dibattimento e centocinquanta
udienze.
L´agente Michele Burgio prende le due molotov - che erano state
sequestrate nel pomeriggio durante gli scontri di corso Italia dal
vice-questore Pasquale Guaglione, e da lui affidate a Valerio
Donnini, padre degli specialissimi nuclei anti-sommossa e capo di
Burgio - e nel cortile della scuola le consegna al vice-questore
Pietro Troiani. Il funzionario le mostra al collega Massimiliano Di
Bernardini. Poi entra in ballo Gilberto Caldarozzi, l´uomo che
qualche anno dopo avrebbe partecipato alla cattura di Bernardo
Provenzano. Qualche minuto più tardi, il sacchetto azzurro delle
molotov è impugnato da Giovanni Luperi e mostrato agli altri
super-poliziotti che gli si fanno intorno. E questa, di immagine,
la conosciamo bene. Quello che succede dopo ce l´hanno raccontato
gli stessi protagonisti in negativo del blitz. Luperi, attuale
direttore dell´ex Sisde, ricorda di aver chiamato una funzionaria
che stava all´esterno della scuola. Perché mai? Per affidarle il
reperto, che pure in quel momento - visti gli sviluppi successivi -
aveva una straordinaria importanza investigativa. Bene: Luperi
chiama Daniela Mengoni e le dice di avere cura delle molotov. E la
Mengoni che fa? A sua volta chiama un sottufficiale. «Credo fosse
un ispettore della Digos di Napoli».
Credo, dice. Non ne conosce il nome, non è in grado di
riconoscerlo. Nessuno degli ispettori Digos napoletani,
rintracciati anni dopo dai magistrati, corrisponde a quello
indicato dalla donna. E dunque, con lui e il sacchetto si avvicina
all´entrata secondaria della scuola Diaz. Chissà perché. Si
avvicina, e gli affida la prova «regina». Le molotov, che il nostro
codice equipara ad armi da guerra. La prova intorno alla quale
avrebbero poi giustificato l´intera operazione. «Tienile un
momento, che devo fare una cosa». Lo molla lì. Quando torna, le
bottiglie incendiarie saranno allineate sul lenzuolo che ospiterà
il resto dell´"arsenale" sequestrato ai fantomatici Black Bloc
della Diaz: i coltellini multiuso, le sottile anime in alluminio
degli zaini fatte passare per spranghe, gli assorbenti femminili,
la biografia del reverendo Jesse Jackson fatta passare per
materiale "eversivo". E i picconi, le mazze rubate da un vicino
cantiere.
Alla storia si aggiunge oggi quest´ultima immagine. Quella
dell´ispettore Digos di Napoli (?) che entra nella scuola. C´è poi
un altro fotogramma che ritrae lo stesso uomo mentre esattamente
cinque minuti prima entra nella scuola, un camicione blu fuori dai
pantaloni di colore beige. È quello in basso a sinistra. A fianco,
nel terzo riquadro, l´ispettore leaving - che la lascia - la Diaz.
La visiera del casco ben calata a nascondere il volto. Sono
trascorsi altri quattro minuti. Nove in tutto. Per entrare,
piazzare le bottiglie e andarsene. Ma tornando al riquadro lassù in
alto, quello dell´ingresso delle molotov nella scuola, vale la pena
di sottolineare i due funzionari indicati dalla Bbc.
Uno è appunto Luperi, oggi ai vertici del ministero dell´Interno.
Nel processo ha rifiutato di essere interrogato, preferendo le
"dichiarazioni spontanee". Senza contraddittorio. Ha spiegato che
quella sera lui era tutto sommato rimasto ai margini
dell´operazione. Era soprattutto preoccupato di portare i colleghi
a cena, ricordava. L´altro era Spartaco Mortola, adesso questore
vicario a Torino, allora capo della Digos di Genova. L´ufficio cui
vennero affidate per la custodia le molotov, il reperto
trasformatosi in un boomerang per la Polizia di Stato. Le bottiglie
furono "accidentalmente" distrutte dagli stessi agenti. Questa è
un´altra storia, verrebbe da scrivere. Ma purtroppo la storia è
sempre la stessa.
www.repubblica.it
Argomenti simili
» Vespa mandato a quel paese da M.Cappato (Radicali) - Porta a Porta 8/06/09
» Uomo ucciso da rottweiler in Abruzzo
» Come inserire una immagine
» Giustizia in crisi, ma le ferie restano scandalo
» Uomo ucciso da rottweiler in Abruzzo
» Come inserire una immagine
» Giustizia in crisi, ma le ferie restano scandalo
Pagina 1 di 1
Permessi in questa sezione del forum:
Non puoi rispondere agli argomenti in questo forum.
Gio 4 Ago 2011 - 15:43 Da Ospite
» Buy generic cialis online now
Gio 4 Ago 2011 - 14:33 Da Ospite
» diversified
Gio 4 Ago 2011 - 11:42 Da Ospite
» Acquisto Viagra. viagra generico prezzo ricetta medica
Gio 4 Ago 2011 - 6:57 Da Ospite
» Compra Viagra. farmacodinamica viagra generico
Gio 4 Ago 2011 - 5:50 Da Ospite
» Õëîïîòû ëþáèìîé äåâóøêè, íå ïðîáîâàëè åé ï
Gio 4 Ago 2011 - 3:16 Da Ospite
» flax oil organic
Mer 3 Ago 2011 - 23:51 Da Ospite
» Annuls Of Internal Medicine
Mer 3 Ago 2011 - 21:10 Da Ospite
» This solved my big problem
Mer 3 Ago 2011 - 15:41 Da Ospite